Tenzin Gyatso - La biografia

Sua Santità Tenzin Gyatso, il 14° Dalai Lama del Tibet, è una figura di straordinaria ispirazione che incarna la saggezza, la compassione e il desiderio di una pace possibile e duratura in tutto il mondo. Nato come Lhamo Dondrub nel 1935, a soli due anni è stato riconosciuto come la reincarnazione del suo predecessore, il 13° Dalai Lama e, secondo la tradizione buddista tibetana, quella di Avalokiteśvara – il Bodhisattva della Compassione che, mosso dal desiderio di raggiungere la completa illuminazione, ha scelto di rinascere sulla Terra per servire tutti gli esseri viventi.
Nel 1950, dopo l’invasione cinese del Tibet, Sua Santità è stato chiamato ad assumere i pieni poteri politici, ma nel 1959, in seguito alla brutale repressione delle sommosse tibetane a Lhasa da parte delle truppe dell’Esercito Popolare di Liberazione, è stato costretto all’esilio. Da allora ha sempre vissuto a Dharamsala, nel nord dell’India. Nel 2011, si è ufficialmente ritirato dalle sue prerogative politiche, avendo affidato il potere politico al governo eletto dal suo popolo.
L’influenza del Maestro supremo del buddhismo si è estesa ben oltre i confini del Tibet. La sua prima visita in Occidente, all'inizio del 1973, ha aperto la porta a un mondo che desiderava conoscere le sue parole di saggezza e di pace. Numerose università ed istituzioni occidentali hanno riconosciuto il valore dei suoi insegnamenti e gli hanno conferito riconoscimenti e lauree ad honorem, incluso il Premio Nobel per la Pace nel 1989 per il suo impegno instancabile per la promozione della nonviolenza e della tolleranza. Il Dalai Lama ha sempre cercato soluzioni pacifiche per la questione del Tibet e ha lavorato costantemente per preservare la ricca eredità culturale del suo popolo. Le sue proposte per la soluzione dei conflitti internazionali, la difesa dei diritti umani e quelli dell’ambiente sono state accolte con plauso in tutto il globo.